Nel Febbraio del 1984 ci fu ad Adrano un incontro rivolto a tutti i produttori di pistacchio, organizzato dalla S.O.P.A.T n° 18 in collaborazione con la regione Sicilia, incentrato sulla problematica degli insetti parassiti del pistacchio. Per quell’occasione vennero stampati degli opuscoli distribuiti poi a tutti i partecipanti ( io naturalmente non c’ero ma sarei nato dopo qualche mese!). In quest’incontro furono descritti gli insetti parassiti quali la baizongia pistaciae che è un afide che induce la produzione di galle, le galle sono delle malformazioni delle foglie e in genere vengono prodotte specialmente da funghi ma anche da alcuni insetti come la baizongia. Quest’afide ha una biologia complessa ( vi lascio alla lettura del paragrafo sull’opuscolo) ma sostanzialmente usa le galle per depositare le uova.
I danni sul pistacchio non sono molto rilevanti pertanto nella maggior parte dei casi l’intervento non è consigliato. Un altro insetto è la tignola delle foglie detta in dialetto brontese “campa”( adrasteia humeralis), ha due generazioni all’anno dove la prima, forma larvale, si svolge sul pistacchio ripiegando le foglie con fili sericei per poi divorarle. I danni di questo insetto possono essere molto gravi in quanto possono portare alla completa defogliazione della pianta e alla cascola dei frutticini. L’insetto più famoso anche per via del nome curioso che noi brontesi gli abbiamo dato è un piccolo coleodottero chiamato in gergo dialettale “scavvaghieddu” ( Chaetoptelius vestitus).
La femmina depone le uova nei rami secchi o di potatura, le larve poi scavano delle gallerie uscendone adulti ed attaccando le gemme di un anno. Essi attaccano la base della gemma forandola e scavandovi una galleria in direzione del midollo del rametto nel quale penetrano in profondità.
Metodo efficace è lasciare i rami potati fino a febbraio usandoli come esce per poi bruciarli dopo. Il Megastigmus pistaciae è un imenottero noto col nome ” verme dei frutti” di pistacchio. ha una sola generazione all’anno. Gli adulti svolazzano in giugno-luglio e la femmina depone le uova inserendole all’interno dei frutticini . Dalle uova nascono le larve che si nutrono del cotiledone del frutticino provocandone la morte.
I danni possono essere molto gravi portando alla perdita del 80% del raccolto, anche per questo la “scozzalatura” nelle annate di scarica serve per ridurre l’infestazione di questo insetto. Naturalmente non ho elencato tutti gli insetti parassiti ma ho solo riassunto il contenuto dell’opuscolo ” Principali insetti parassiti del pistacchio“.
In basso la scansione dell'opuscolo originale edito nel 1984 " Principali insetti parassiti del Pistacchio"
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